Le ipotesi sul tavolo del vertice della commissione medica della Figc: al vaglio i protocolli per la ripartenza degli allenamenti. La situazione del Torino
La prima tappa, propedeutica alla ripartenza, sarà la sanificazione di tutti gli ambienti del Filadelfia nei quali – quando arriverà il momento – i calciatori del Torino faranno ritorno per riprendere gli allenamenti. Questo dovrebbe emergere dal vertice della commissione medica della Figc in programma oggi, 15 aprile 2020. Coadiuvati da alcuni esperti del comitato scientifico del Governo, i membri scelti dalla Federcalcio per studiare un’eventuale ripresa faranno il punto sulle misure da adottare affinché le squadre di Serie A (ma non solo) possano tornare ad allenarsi in sicurezza dopo il 4 maggio, giorno nel quale termineranno gli effetti del Dpcm attualmente in vigore.
Calcio e coronavirus: linee guida per la ripresa
Tenendo quella data come indicativa e non certa – tutto dipenderà dalle decisioni che si adotteranno nell’ottica della ‘Fase 2’ -, la commissione stilerà alcune linee guida. Partendo, appunto, dalla sanificazione degli ambienti. Il Toro, come le altre società, potrà effettuare le operazioni anche prima del 4 maggio, dal momento che le attività di pulizia e igienizzazione sono consentite dall’ultimo decreto, previa comunicazione al Prefetto.
Nel momento in cui gli atleti faranno ritorno presso i centri sportivi, si avvieranno poi le procedure di screening. I medici dello sport hanno già adottato un protocollo che prevede tamponi ogni quattro giorni (ma resta aperta la questione: i calciatori possono avere diritto ad un trattamento preferenziale rispetto al resto della popolazione?) e test sierologici per riscontrare eventuali immunità.
Il Torino non ha, tra i suoi tesserati, casi conclamati di Covid-19. Ma gli eventuali giocatori positivi andrebbero monitorati con maggiore costanza da parte del personale medico, che solo dopo quindici giorni (e previa test ad hoc) potrebbe autorizzare la ripresa degli allenamenti.
Torino, al Filadelfia niente ritiro blindato. E Cairo…
Alla fase preliminare – sanificazione e screening – seguirà il ritiro blindato. Che, come già ricordato su queste pagine, il Toro e altre squadre di A non possono garantire all’interno della struttura adottata per gli allenamenti. Possibile che i granata scelgano una residenza alberghiera nei pressi del Filadelfia, ma andrebbero organizzati gli spostamenti in piena sicurezza.
E le regole per la convivenza della squadra? Sono ancora da individuare nel dettaglio. Di certo i calciatori osserveranno un periodo di distanziamento: niente spogliatoi e niente docce comuni.
Ma tutto questo si deciderà più avanti. Se non altro perché, al momento, l’autorizzazione per riprendere le attività sportive agonistiche ancora non c’è. E la discussione è aperta. Per il presidente Cairo, sarebbe meglio finire qui la stagione. Ma a decidere saranno gli esperti del Governo, che avrà poi l’ultima parola per ratificare i tempi della ripresa.

quindi riassumendo l’assurdo dell’assurdo dell’assurdo. Conte prolunga il lockdown nazionale fino ai primi di maggio, e il mondo del calcio progetta il rientro. per farlo dovrebbe istituire regole di norma utilizzate e utilizzabili quando c’è una guerra civile in atto. confinamento dei giocatori (e le famiglie? e lo staff? e… Leggi il resto »
È un discorso che secondo me ha senso fino ad un certo punto perché nel momento in cui si deciderà di ripartire il rischio di ulteriori contagi varrà sempre per qualsiasi categoria, anche le aziende e le attività commerciali hanno dipendenti a contatto, fornitori, clienti, famiglie a carico ma sta… Leggi il resto »
dici cose molto giuste. però credo che una attività normale sia piu controllabile del carrozzone calcio
però ripeto, scrivoi cose giuste anche tu